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Recensione: It Ends With Us

Mi dispiace molto per non aver più scritto nulla in questo blog negli ultimi mesi, ma non è stato un periodo semplice da affrontare e non mi sentivo proprio in vena di parlare delle mie letture. Anche perché le mie letture sono state poche e ho preso come un fallimento personale l’aver letto nel 2019 solo una dozzina di libri.

Ho sempre amato leggere e nei momenti più difficili della mia vita c’era un buon libro a salvarmi e ad aiutarmi a vedere le cose da una nuova prospettiva, dandomi modo di affrontare le cose con una nuova energia e una rinnovata voglia di non arrendermi. Questa volta è stato diverso, perché nemmeno nella lettura riuscivo a trovare la forza e la motivazione di andare avanti, nonostante i libri letti durante quei mesi mi stessero insegnando tanto, facendomi scoprire e capire nuovi lati di me e di ciò che stavo vivendo. Ho preferito quindi non parlarne, tenere la maggior parte dei pensieri per me e, poco alla volta, rendere parte di me quegli insegnamenti e lasciare che il tempo e la voglia di andare avanti mettessero a posto le cose.

Ha funzionato. E infatti oggi, finalmente, riesco a parlare della prima lettura di questo 2020 e voglio farlo per ogni libro che leggerò. È una cosa che mi piace, mi piace trasmettere ad altre persone ciò che i libri che leggo mi fanno provare, gli insegnamenti e le lezioni che ne traggo, le speranze e i sogni che coltivo leggendo di personaggi che hanno affrontato di tutto e ne sono usciti a testa alta. Non ho più intenzione di lasciare che i momenti più difficili della mia vita mi tolgano anche questa passione e questa voglia assurda che mi spinge a rivelare piccole parti di me in ciò che scrivo quando parlo di un libro. Sono convinta che molte persone possano capire tante cose e trovare un aiuto inaspettato leggendo queste storie e voglio essere io per prima una ragazza con una storia da raccontare e che può aiutare gli altri.

Quindi eccomi qui con la mia prima lettura del 2020: It Ends With Us di Colleen Hoover.

Foto scattata per il mio profilo Instagram

Il libro fa parte del genere contemporaneo, della narrativa e dei romanzi rosa, è del 2016 ed è stato pubblicato in Italia col titolo La nostra fine che secondo me non si addice molto. Sono contenta di averlo letto in lingua originale perché mi è stato donato come regalo di Natale da una persona che, in poco tempo, è diventata una cara amica ed è riuscita a farmi ritrovare la forza di andare avanti. E a consigliarmi, volta per volta, le letture migliori per me in un determinato momento. È anche grazie ai suoi consigli se adesso sono tornata me stessa e ho scritto questo articolo.

Su Goodreads ho dato cinque stelline perché merita di essere letto e merita quel voto molto alto che già ha, però per alcune cose di cui poi parlerò ritengo che il mio voto finale sia un quattro stelline e mezzo su cinque.

Il libro lascia un messaggio potente e che ti scuote profondamente e il tema cardine di tutta la storia è la violenza domestica. Non solo a livello fisico, ma anche a livello psicologico ed emotivo. Entriamo nella mente e nel cuore di chi ha subíto questo tipo di violenza e iniziamo a farci domande, a capire e comprendere tutto quello che c’è dietro e quanto spesso sia difficile, se non impossibile, uscire da una relazione di questo tipo. Quando mi sono resa conto che il tema centrale della storia era questo sono rimasta davvero scioccata. La scrittrice è stata brava a costruire un mondo quasi perfetto, un amore che è veramente perfetto apparentemente e che ti fa quasi sognare che le stesse cose capitino a te. Dico “quasi” perché io non sono un’amante dei romanzi e delle storie rosa e quindi molti elementi mi hanno fatto storcere il naso perché mi sembravano poco veritieri o troppo sdolcinati, quasi trash. Ecco il perché delle quattro stelline e mezzo. Ma a parte questo, ritengo fosse anche necessario per creare tutta l’atmosfera della relazione perfetta, dell’amore perfetto e di quanto profondamente si possa amare una persona e volere solo il meglio per lei. Volerla supportare, aiutare, gioire quando raggiunge i suoi obiettivi, volerla rendere felice a ogni livello. Per poi rendersi conto che c’è anche un lato molto oscuro e che è proprio questo lato a distruggere ogni cosa.

Mi ha fatto riflettere ancora di più su cosa significhi amare, fino a quanto possiamo spingere il nostro limite per amore, fino a quanto siamo in grado di sopportare le cose prima di romperci in mille pezzi. Mi ha fatto vedere che l’amore ha molte forme, che ci sono modi giusti per amare e modi che invece non vanno bene, che quando ci capita di essere nella seconda situazione, come carnefice o vittima, dobbiamo fare un passo indietro e capire quale decisione prendere, cosa fare in modo che non capiti più una cosa del genere. C’è infatti una frase che mi ha colpita molto nel libro, che continua a risuonare nella mia mente e nel mio corpo, ed è:

There is no such thing as bad people. We’re all just people who sometimes do bad things.

E so per certo che si può applicare a quasi tutti noi esseri umani. Tutti noi abbiamo le nostre idee, le nostre convinzioni e il nostro passato che ci ha anche plasmati in diversi modi. Tutti noi a volte siamo dalla parte di chi fa un torto o di chi lo subisce e nessuno di noi è perfetto e puro e senza macchia o senza peccato. La differenza tra chi continua a fare del male e chi invece capisce i propri errori e non li commette più sta proprio nella comprensione e nella volontà di mettere il bene delle persone che amiamo prima del nostro, anche se questo significa a volte allontanarci e lasciare che prendando la loro strada senza di noi.

E questo libro mi ha anche fatto capire che l’amore nella sua più completa forma va oltre il tempo e lo spazio, che quando abbiamo amato davvero qualcuno questa persona non se ne andrà mai dal nostro cuore. Che avrà sempre un posto dentro di noi e che saremo sempre pronti ad aiutarla e ad esserci nei momenti di bisogno, a proteggerla e ad esserle vicino, che anche prendere strade diverse e crearsi futuri diversi non cambierà mai quel sentimento, ma anzi ci aiuterà a riversare quell’amore in noi stessi e nelle altre persone importanti che entreranno nella nostra vita.

Consiglio veramente di leggerlo, anche in lingua la lettura è super scorrevole e tutta la vicenda ti prende e ti cattura. Lo consiglio perché chiunque dovrebbe capire e rendersi conto di cosa significhi essere parte di una relazione abusiva e di quali siano le decisioni da prendere per il meglio delle persone che amiamo. Per quanto queste decisioni possano essere difficili e farci temporaneamente soffrire.